sa di estate

quasi nuovi,
di sicuro
ancora piú giovani 
delle prime cose
che davvero
avessero un senso,
si avvicina timido 
e dice qualcosa
che sembra molto importante,
ma non avevo ancora studiato
il tedesco 
e sorrido,
che mi sembra l'unica cosa
gentile
da fare
poi alzo le spalle
e cammino via,
"ciao" dice la mano. 
un mucchio di passi dopo
lui tra le persone,
che coincidenza
ma poi ancora, piú avanti
e ogni volta che riprovo,
lo vedo
che guarda me
sorrido, non piú circostanza
euforia.
in ogni movimento
un0 nuovo studio
provo svolte e velocità,
soste
improvvise partenze 
lo sguardo dosato
a non cercare,
forse si è perso
era anche ora,
dritta avanti
meta vicina
poi magari
è soltanto un folle: 
bene cosí,
è trascorso un pomeriggio
certo
ce ne sono di modi strani,
e proprio ora
nel solo vicolo cosí stretto 
da non passare
due persone accanto
istantaneo
di fronte
gli occhi e quella luce
accesa dentro
la fronte un po' sudata,
l'imbarazzo che colora la pelle
e quel respiro corto
no, non mi piace granché, 
forse per niente
ma quel bacio
già eremita, 
in fondo
lo merita l'impegno 
ricompensa
e poi,
tanto per sapere
che sapore avrà 
questa bocca
straniera